Quel nastro di noi così bello, intenso e perfetto da volerlo riavvolgere in fretta solo per poterlo iniziare da capo.
Di quel desiderio di oltrepassarti la pelle e giungere alla polpa custodita sotto.
Toccarla. Amarla.
Perché ora so che di tutti i corpi conosciuti prima avevo desiderato solo la scorza e loro si erano dovuti accontentare della mia.
È quando cadiamo che siamo davvero Vivi.
Ché si cade perché si corre senza guardare, quando seguiamo il cuore.
Il cielo non è sempre blu. A volte vengono nuvole a tingerlo di nero. E lunghi temporali.
A volte si cade e ci si sente soli e sperduti.
Ma quando ci si perde ci si ritrova sempre. Basta volerlo.
E nell’abbraccio di chi ci vuol bene ritrovarsi è facile.
E questo è quello che vorrei tatuare sui miei figli.
Le risposte che si danno in amore a volte possono essere diversamente interpretabili.
Solo il silenzio è chiaro e inequivocabile.
Ché l’amore urla e non sa stare muto.
Ama e mettici il cuore, sempre.
E non dimenticare mai che meriti di essere e di sentirti amata, di stare fra persone che ti vogliono bene. E che pure loro ci mettono il cuore.
Ci vuol più coraggio a mostrarsi fragili che forti.
Guardiamo sempre verso il sole, così le ombre ce le lasciamo dietro, amiche.
Un augurio a tutti gli amori insoliti, a quelle coppie “improbabili”, per differenza di età, stato, cultura…
Auguri di cuore non perché per loro sia più difficile amarsi, ma perché è a loro che la gente non gliela perdona. La felicità.
Di questa nostra distanza che non é lontananza né assenza, ma presenza continua, costante, potente.
E Desiderio più forte ed urgente.
Ci vorrà del tempo, ma anche dal dolore che più ci ha schiantato si rinascerà, prima o poi.
In un sorriso, un’emozione improvvisa o in un battito di ciglia di curiosità.
E ogni volta che si rinasce si è sempre più belli.
Amo pure le mie cicatrici. Perché tu me le baci.
Persino i momenti di sconforto oggi hanno in qualche modo Luce.
Perché ci sei tu con me, a tenermi la mano.
Dovevi essere solo la piccante trasgressione di una notte.
E invece sono anni che mi nutri d’amore e passione e mi colori la vita.
Non è tanto la voglia di te, quanto voglia di noi,
del guardarti negli occhi e sentirmi guardata,
respirarti e scambiarci il respiro,
poi gustarti fino a “saperti” tutto,
col tuo odore che è già diventato ormai il mio.
E quella me, prima di te, non era così bella.
È che viverti è una vacanza che non finisce mai.
Una vita a inseguire il mito di un’esistenza tranquilla, sicura e ordinata.
Solo per poi accorgerci che la vitalità è ritmo, sussulto, cambiamento.
L’amore fa miracoli, non i conti.
Ci stordiamo d’amore, di baci, abbracci, passione.
Ma è quando i corpi smettono di parlarsi, in quel “dopo l’amore”, che si coglie e si sente l’amore.
Che voglia di riempirmi gli occhi di te.
Di quella emozione forte e potente che nasce e che in qualche modo, anche dopo, resta sempre nel cuore e non se ne andrà.
E basterà un suono, un odore, una voce.. per sentirla di nuovo: perché é viva e vive di vita.
Come un bimbo che nasce.
Di quei risvegli gioiosi e emozionati, ché casa in cui mi sveglio è casa nostra.
Di quei tornando a casa
gioiosa e un po’ spossata
e la consapevolezza d’esser tanto amata.
Può amare solo chi ha già l’amore dentro.
Non gli aridi, non gli egoisti, non i freddi.
Loro non amano mai e nemmeno saranno amati.
Potranno infatuarsi e di loro ci si infatua, certo, ma l’amore si nutre solo d’amore.
L’unico perdono che ci darà sollievo dobbiamo darcelo da soli, con un atto d’amore.. un abbraccio commosso a se stessi.
Di quei tornando a casa con la pelle gravida delle tue impronte.
Ti amo perché non faccio fatica ad amarti.
Perché amandoti sono più Bella.
E Forte.
E Libera.
E Viva & Tua.
Tornando a casa, con te dentro agli occhi.
E se li chiudo, ci sei ancor di più.
Grazie
…perchè illumini di Luce i miei percorsi,
perché versi vino caldo e dolce
quando non ho più parole
e ho la bocca secca.
Ti dedico i miei voli interplanetari,
ma spezzami le ali
e chiudimi la bocca
se mai sarò scontata
se mai sarò altro.