Di quegli innamoramenti che d’improvviso si bloccano, perdono smalto, non spiccano il volo e non diventano amore.

Nei boschi attenti al lupo, certo.
Ma l’orco vive più nel chiuso delle case e nelle chiese.

Siate le donne e le amanti nel modo che più vi piace, ma non fate le crocerossine.

Scegliamo un amore che funzioni e ci sfami il presente, non che rimedi alle cicatrici del nostro passato.

“Ti desidero da morire” è fuorviante.
Ci si desidera da vivere.
Perché desiderare è vita: è a non ascoltare il desiderio che ci si ammala.

Beati gli affamati e assetati di giustizia, perché sicuramente hanno lasciato questo stato canaglia e ora vivono all’estero.

Di una conversazione che è palesemente una lotta di potere, mi piace il non partecipare.

Meglio parole schiette e sincere, persino crudeli, che una comunicazione ambigua.

Copritevi, ché vi si vede tutto il mainstream del politicamente corretto.

Nessun cuore viene regalato:
un cuore può essere prestato.
Perché ce lo si riprende senza avvisare o chiedere permesso.

Quanti abusi emotivi spacciati per “Lo dico per te, per farti migliorare.”

E’ quello sciocco vizio di assimilare l’ignoto al pericoloso che ci fa restare fermi.

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