La potenza dei trenta denari.
Il suo cazzo viola il concordato.
Ma quelli non sono i corpi cavernosi???

A leggere tutti i commenti e le ipotesi sulla scelta di vivere isolati dei genitori del bambino perso e poi ritrovato, si capisce perché abbiano scelto di vivere isolati.
Uh, se si capisce!
Ieri ho seguito il servizio di Chi l’ha visto su Saman.
Quanti uomini contro questa ragazzina!
E quante donne!
Tutti quelli che avrebbero dovuto amarla volevano piegarla.
E quant’era forte lei che, giovane e sola, non si piegava. E scriveva “amore” al suo ragazzo.
Maledetti i suoi carnefici.
E maledetti noi se la dimenticheremo.
Lei è Hina Saleem, 21enne pakistana uccisa nel 2006 da padre, zio e cognati perché amava un ragazzo italiano.
Il fratello ha tolto la foto dalla tomba (“era troppo scollata”)
La sorellina di Hina, appena compirà 18 anni, andrà in Pakistan a sposare un uomo mai visto.
Ma continuiamo a far finta di nulla.

In ginocchio dovremmo metterci tutti, vero.
Ma per la nostra ipocrisia.
A sinistra è rimasto solo il cesso, amici.
Non mangiano maiale –> è per la religione.
Non bevono alcol –> è per la religione.
Sottomettono le donne –> non è la religione: è il patriarcato!1!
Come se la religione non fosse il mezzo più potente con cui il patriarcato ha sempre controllato e sottomesso le donne. Io boh.
Tutte le religioni dove c’è un dio maschio, dove a parlare “in nome di dio” sono sempre i maschi e le femmine contano quanto una capra o, se va bene, quanto un utero (ché la madonna è quello eh) o quanto una sottoposta amata (ma sempre SOTTO e mai uguale), sono patriarcato.
Quindi potete scrivere milioni di porcodio, ma se appena sentite “Allah” vi mettete a novanta, per me siete tali e quali a preti e comari.
Per cui porcodio, sì, ma anche porcoallah.
Ché un porcodio deve essere per tutti e per sempre. Come un diamante.
Tolti i distanziamenti in metro a Milano.
Ho un deja ‘ncul.
Il condizionatore si è guastato, fa un caldo assurdo e nessun collega che fa l’elicottero col cazzo per fare un po’ di vento.
Prima fanno i machi, sempre a far gara a chi ce l’ha più lungo, ma quando serve non collaborano. Io boh.
A leggere tutti i commenti e le ipotesi sulla scelta di vivere isolati dei genitori del bambino perso e poi ritrovato, si capisce perché abbiano scelto di vivere isolati.
Uh, se si capisce!
Che andate d’accordo e vi volete bene fra fratelli ditelo dopo aver diviso una eredità.
Un bimbo di 8 anni è stato prelevato a forza dalla casa dove viveva con la mamma a Pisa (11 poliziotti hanno abbattuto la porta del bagno dove il piccolo si era rinchiuso) per essere collocato presso il padre in Sicilia.
Al di là di torti, ragioni, sentenze.. sta roba fa schifo.
Ci sono i calciatori danesi che fanno barriera intorno al compagno in arresto cardiaco e i giornali danesi che ne rispettano privacy e dignità, e poi ci sono i nostri media che pubblicano il video della funivia che cade e quelli che lo condividono.
Signori si nasce, ma pure merde non scherza.
Dovrebbe starsi, sempre, dalla parte di chi è vittima.
Sempre e comunque. E chiunque sia il carnefice.
Se di fronte a un abuso, a una prevaricazione, ci si mette a valutare cosa è “conveniente” o “politicamente corretto” dire, per me non si è più in buonafede.
Io la vedo così.
Povera Saman, che avevi scelto come nickname su IG “italiangirl”.
Scusa il silenzio, ma le italiangirl di ‘sta minchia temono troppo d’essere tacciate razziste se dicono che le adolescenti musulmane, oltre al normale conflitto generazionale genitori/figli, rischiano pure la vita.
Forse se a #Saman avessero detto per strada “che bel culo che hai” o se fosse stata discriminata per il velo, i post “indignati” sarebbero stati migliaia.
Ma siccome è stata uccisa dalla famiglia e le ragazzine musulmane contano zero, niente.
Ah.. quanti calcinculo vi darei, “femministe” di sta minchia!
“Non tutti i musulmani sono così”
Grazie al cazzo!
‘Sta frase dovrebbe fare incazzare come il “Not all men”!
E se, per timore d’esser tacciati razzisti, non si riconosce che le giovani musulmane vivono più difficoltà e rischi di una comune adolescente, significa essere delle merde ipocrite.
Quello di Saman, e di tante altre ragazze musulmane, è FEMMINICIDIO.
Non può parlarsi di “cultura” o “tradizione” se a delle persone, solo perché femmine, vengono negati diritti, imposte segregazioni e matrimoni, e vengono ammazzate se si ribellano.
Chi lo nega è complice.
Punto.
Chissà quante giovani Saman, sole e disperate, incrociamo tutti i giorni e restiamo indifferenti.
Peggio delle capre, solo le capre travestite da colombe.
Gira il cazzo che Brusca sia libero.
Però è giusto così: ha collaborato, ha scontato 25 anni e ora DEVE essere libero.
Così come è giusto che permanga il 41bis e l’ergastolo ostativo per i mafiosi che non si pentono e non collaborano.
Non è un controsenso. Per nulla. Anzi. Anzi.
Con tutti questi occhiali da sole e mascherine chissà che stress per quelle che “La prima cosa che guardo in un uomo sono gli occhi o la bocca”.
Meno male che io ho sempre guardato per prima cosa il pacco, amiche.
Chissà quanto poco hanno da dire, oltre a a fr*cio e neg*o, quelli che si stracciano le vesti perché ODDIO NON SI PUÒ DIRE PIÙ NIENTE!1!1!
Io ci andrei pure dove mi porta il cuore, ma è la mia fica che parte prima.