Che cazzo si scrive per un caso simile?
E a che serve?
Facciamo schifo. Ecco.
L’unica cosa corretta e appropriata da dire, di cui prendere atto, di fronte all’omicidio di Alika da parte di una merda e al popolo del selfie, spettatore immobile, è questa:
FACCIAMO SCHIFO.
Punto.

Il problema non è solo che ci fanno mangiare merda dicendoci che è cioccolato.
Il guaio è che ci stiamo abituando al sapore e non ci facciamo più caso.

Mettete un bazooka nei vostri cannoni.
Ah no. Non era così.
Scusate.

Anna per la Pace Salvaje

Bocelli dice che nel 1958 il medico consigliò a sua madre di abortire perché riscontrava anomalie nel feto. E che lei rifiutò.
Nel 1958. Consigliavano l’aborto quando l’aborto era illegale e “riscontravano anomalie nel feto” quando non c’erano strumenti diagnostici prenatali (la prima ecografia in gravidanza viene usata solo negli anni 70, mentre amniocentesi e villocentesi arrivano negli anni 80)

Io non so se è più sopravvalutato o più bugiardo, amici.

Chissà i “boomer” che si facevano arrestare per “girare con le tette al vento 50 anni fa”, che vivevano nelle comunità hippy e praticavano l’amore libero, che occupavano, alzavano barricate e volevano cambiare il mondo, che ascoltavano David Bowie e i Led Zeppelin…
chissà che pensano delle “trasgressioni” di Achille Lauro e di quella di non depilarsi le sopracciglia, amici.

Io non capisco nulla di guerra.
Ma se più armi si inviano e più le milizie ucraine “evacuano” e si ritirano mentre la Russia avanza, forse che si possa ricacciare indietro l’invasore è una fregnaccia e la possibilità di una Ucraina libera e in pace si fa sempre più lontana.

Blog su WordPress.com.

Su ↑