La violenza sulle donne si nutre delle stesse cose che nutrono la mafia.
Omertà, complicità, paura, interessi.
Un po’ come quegli ipocriti che ogni 23 maggio commemorano il dr Falcone ma che, quando il giudice era vivo, lamentavano il fastidio che le sue misure di protezione arrecavano agli “onesti cittadini”.
